giovedì 31 ottobre 2013

Anatomia del climber 1 - LA TESTA



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Ph. Stefano Pichi
Mentre preparavo la gara di Arco (Rock Master - valida per la Coppa del Mondo) mi sono messo a pensare alle parti del corpo che si mettono di più in gioco quando scalo; così ho pensato che invece di raccontare la gara - per quello ci sono i video che monta mio padre ;) - forse era più interessante provare a cercare quello che c'è prima, davanti e poi...

... allora per prima c'è la testa:

ASPETTO ESTERNO
Di solito i climbers portano i capelli rasati belli corti oppure inesistenti, già perchè provate voi ad allenarvi d'estate con i capelli lunghi o con i dreadlocks; potrebbe essere una delle cause maggiori di omicidi compiuti per improvvisa pazzia o di svenimenti per colpo di calore.

le espressioni che si trovano nelle foto ufficiali generalmente sono tre:
- sono concentrato per la prossima gara e nessuno mi deve avvicinare altrimenti lo mordo; le varianti sono ad occhi chiusi mentre ascolto musica oppure ad occhi aperti mentre passeggio come una tigre in gabbia;

- sono rilassato e sorridente: perchè la gara è finita ed il risultato finale mi piace un sacco oppure perchè devo dare agli avversari l'impressione che della gara che sta per iniziare non me ne frega niente perchè so di essere superiore, oppure perchè non posso far vedere proprio a quello lì che sono nero per il risultato, comunque sorridere!!!

- stò per tirare fuori una motosega e falciare tutta l'umanità presente in un raggio di 500 mt perchè la gara è finita ed è andata male oppure perchè ho di nuovo sbagliato l'ennesima salita di prova (in questo caso bisogna interpretare lo sguardo e possibilmente non aprire bocca fino a quando non si è interpellati direttamente...)

FUNZIONI
La testa serve quando ti alleni, per motivarti e farti sopportare la fatica, per riassorbire la scarica di adrenalina che tutte le volte che schiacci il bottone non capisci più niente per qualche secondo, il dolore quando pigli qualche botta o sei troppo stanco, e sì anche la noia! perchè mica son sempre rose e fiori! a volte ti ritrovi a fare degli esercizi o delle attività che non ti piacciono tipo andare a correre per i sentieri quando piove oppure le prime volte che percorrevo la via omologata da bendato (Il soprannome Riddick arriva da lì) tutto il palabraccini è stato testimone delle mie intemperanze ;), poi personalmente io proprio non riesco a farmi piacere gli scatti in salita e lo stretching!!! quello proprio mi rompe... e come se non bastasse poi bisogna fare tutte quelle boiate del mental training che io non ho mica capito se serve o no però lo faccio lo stesso che non si sa mai...

... poi la testa serve in gara, quando devi concentrarti e non puoi permettere agli altri di farti sentire in inferiorità o debole; quando stai per partire e tutti sono in mezzo al tuo tragitto: giudici, avversari, telecamere e reporter; quando senti il respiro del pubblico o i tuoi amici che ti acclamano e vorresti tanto girarti ed andare da tutti a salutarli uno per uno oppure dirgli "shhhh, zitti che mi emoziono!!!"

...e dopo la gara bisogna, non necessariamente in questo ordine, sorridere indipendentemente dal risultato, di solito ci vogliono circa 20 minuti prima di digerire accettabilmente una sconfitta e riassorbire l'overdose adrenalinica; farsi venire in mente qualcosa da dichiarare alla stampa o alla TV che non sia incomprensibile e farlo senza balbettare; complimentarsi con l'avversario nel bene e nel male; prepararsi all'eventuale rito della pisciatina antidoping, spegnere tutto quanto il sistema testa e dedicarsi ad una liberatoria e prolungata Fiesta!!!...

... prima di iniziare il prossimo allenamento

PS: mai lasciare la telecamera in mano ai padri, quando vedono due ragazze che ballano perdono subito il controllo sullo zoom e i filmati che iniziano bene poi vanno a finire in vacca come questo!!