Prima puntata: IL CIRCUITO
La Coppa Italia di velocità ha le sue 4 o 5 gare classiche e Verona è una di queste. Possiamo dividere la Coppa Italia + o - così:
VERONA: via omologata standard da 10 metri di altezza, prese leggermente più sottili, frequenti snappate di piedi e rischi elevati di errore
PIEVE: via omologata non standard su diga, 33 metri (e dico 33!!!) di sviluppo, cemento della diga abrasivissimo che se sbagli ti tira via la pelle, parte iniziale in appoggio ad alto rischio di scivolio, lunghezza che quando arrivi su al terzo giro ti sei già bruciato gambe e polmoni dalla fatica
BOLZANO: via omologata standard da 15 metri, all'esterno, caratteristiche simili a quella di Arco e cioè se becchi la giornata di bel tempo ci sono 50°, se fa brutto si va a 5°; col caldo o col freddo margini di errore più frequenti, scarpette liquefatte o mani trasformate in sorbetti
TORINO: via omologata standard da 15 metri, interna, il problema del Palabraccini lo conoscono tutti: la specialità che ha bisogno di più spazio è stata messa letteralmente "nell'angolo" (noi che ci alleniamo lì ci chiamano quelli dell'angolo), rischi: se cadi nei primi 4 metri rischi di spiaccicare un giudice o travolgere un pc e gli assicuratori devono sudare 7 camice in più per tenere
ARCO: via omologata standard da 15 metri, problemi uguali a quelli di Bolzano (pianeta Crematoria o "the day after tomorrow" per gli appassionati di cinema), grazie però ai grandiosi risultati di Alessandro Santoni attrezzata con le rarissime e preziosissime prese da Coppa del Mondo "omologate anche loro ma per lo spessore" che la rendono unica in Italia, non per niente quest'anno il Campionato Italiano lo fanno lì
Off topic: le prese omologate dall'IFSC vengono chiamate dai climber velocisti "gli zapponi" perchè sono di spessore leggermente maggiore, quando sono presenti nella stessa gara: inclinazione del muro a 5° di strapiombo, lunghezza standard e posizionamento corretto del pulsante, altezza giusta (al Braccini ad esempio mancano 10 cm) e zapponi regolamentari si può omologare il record del mondo. E questo spiega perchè pochi giorni fa a Chamonix Libor Hroza ha fatto record ma non glielo hanno omologato in quanto il muro francese non rispetta i 5°.
Non si finisce mai di imparare!
Io c'ero ma anche no
La tappa è stata al 21 di giugno e scrivo in ritardo perchè in questo periodo è così, il mio corpo fa le cose che deve fare ma la testa è impegnata su troppe cose e arriva sempre "dopo".
La sorpresa di essere scelto per andare alle Olimpiadi di Nanchino è stata una grossa sorpresa ma i problemi più grossi me li ha dati la preparazione dell'esame di maturità che guarda caso è andato a spalmarsi tra tutta una serie di impegni che non potevo saltare.
Infatti l'esame di maturità mi ha un tantino sfasato, quel tanto che addirittura non mi sono reso conto di aver davvero vinto la gara fino a quando ero già in macchina per il ritorno. Comunque adesso che "sono maturo";) recupererò il tempo passato.
Queste sono le fasi principali (e tutte le volte che lo vedo stò video mi chiedo:"ah si, davvero?")
E la foto del podio rappresenta davvero quello che stavo pensando, tipo: "chi sono e cosa ci faccio qui?"
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