mercoledì 20 novembre 2013

Behind the scenes

Ph. A. Kaminski
Per la trasferta asiatica di ottobre con Stefano ci siamo dedicati a filmare tutto quello che viene prima, intorno e dopo le gare; telecamera in mano costantemente dal decollo all'atterraggio e via, questo il reportage:

  • La prima tappa è stata Seoul, dove avevamo appuntamento con il team spagnolo per fare una sessione di allenamento sul muro dei fratelli Ja, per intenderci Jain Kim è la sorella più famosa ma loro sono in tre e gestiscono un super muro boulder nel quartiere di Gangnam (sisi proprio quello della canzone ;) così abbiamo affittato un posto nell'ostello più vicino e dotato anche di una TV dove attaccare il tablet di Ste per passare il tempo fino al momento di partire per Mokpo.
  • Mokpo si arriva con un treno di quelli super veloci che attraversa da nord a sud tutto il paese e così si può guardare il paesaggio coreano oppure dormire (come Ramon sullo sfondo) o passare il tempo su FB, si perchè la Corea è tutta connessa free, il paradiso del web surfer.
  • Mokpo c'era la prima gara della trasferta e lì è iniziato anche il nostro loop: 1 giorno viaggio, trasferimento in albergo, 2 giorni gara, 1 giorno di riposo, di nuovo 1 giorno viaggio e così via. 
  • In mezzo cerimonie di apertura, sfilate con la bandiera, giretti per quartieri strani o in riva al mare, attese per le prove, le qualifiche, le finali etc etc.
  • Da Mokpo siamo tornati in bus a Seoul e da lì ci siamo spostati in Cina ad Haiyang, per partecipare al Master internazionale Ste, per la World Cup io, in un super albergo tutto nuovo dove si entrava come al Pentagono... ma sprovvisto di palestra per cui bisognava arrangiarsi per trovare un posto dove appendersi un po'. 
  • Da Haiyang infine ci siamo spostati a Wujiang, con un giro micidiale della metropolitana e degli aeroporti di Shanghai per la tappa finale per me della World Cup speed 2013 e per tutti e due del tour.
Qui ci sono le immagini



E qui c'é la...


E qui ci sono  numeri finali sulla mia Coppa del Mondo Speed:

... in 5 tappe su 7 mi sono piazzato nei primi 10
... ho fatto 1 podio

... ho risalito la classifica di 3 posizioni rispetto al 2012
... penso di sapere dove posso migliorare per il 2014
... forse





domenica 10 novembre 2013

COPPA ITALIA SPEED 2013 - Il podio finale

Ph. Mauro Binelli
Mentre mio padre monta le foto varie della Coppa Italia speed 2013 io passo al capitolo mani.
Di solito quando mi presento a qualcuno ho notato che mi guardano con molta attenzione le mani; penso abbiano un certo timore della stretta schiacciadita che molti aspiranti climber di successo usano per intimorire l'avversario, oppure pensano ci siano degli inserimenti da cyborg tipo Robocop, o piuttosto che siano di taglia superiore alla media tipo le manone di Frankenstein.
;)

ASPETTO ESTERNO
Le unghie sono sempre rasate a zero; solitamente la magnesite le secca e disidrata e poi dipende molto dal periodo dell'anno, in genere ci sono almeno 4 tipi di stato delle mani:
  • tra gennaio e la prima gara - periodo di "carico" - mostrano generalmente tutta la parte dei polpastrelli e del palmo di un bel colorito rosso acceso per tutto il tempo; quando cerco di fare un boulder o di scalare su roccia la temperatura si alza pericolosamente fino quasi al punto di autocombustione; è il periodo dell'anno in cui i climber vengono più spesso beccati a soffiarsi sulle dita per spegnere un principio d'incendio
  • più o meno da quando iniziano gli allenamenti sul muro della speed, cioè verso marzo e fino alla fine di luglio cominciano a prendere fuoco solo le punte, questo è il periodo della nastratura preventiva dell'anulare e del medio, le due dita più lunghe che si ustionano quando non si prende bene la mira durante la velocità; inoltre di questa stagione sono tipiche le bruciature sul dorso quando non si calcola bene la distanza dal muro e le abrasioni da urto con altre prese e ferraglia varia sempre sul dorso della mano. Di questo periodo solo Samuele è riuscito a soffrire del rarissimo "bozzo da pulsante", la sera in cui il pulsante di arrivo ha deciso di suicidarsi gettandosi contro la fronte di Samu che stava arrivando di gran carriera; se lo vedete chiedetegli di mostrarvi la fatidica cicatrice, sigh!
  • le gare sulle dighe sono un discorso a parte per le mani; pena la partecipazione alla gara devono essere sempre accuratamente nastrate TUTTE! Magari con anche due o tre strati, altrimenti il minimo sgraffio sul cemento se ne stà poi lì a guarire per mesi; due anni fa Max mi aveva soprannominato "Calendula" per via delle tonnellate di pomata che ci piazzavo sopra!
  • infine ci sono le mani da falesia a partire da novembre e fino all'inizio di gennaio che per me sono la sommatoria di tutti i tre modelli perchè devo praticamente rifare i calli\ tutti gli anni e così sono sempre un po' ustionate, un po' consumate e con qualche bozzo qua e là. Ma non bisogna preoccuparsi, uno sputo e un po' di magnesite per fermare il sangue e via, si riparte!!!

FUNZIONI
Le funzioni delle mani del climber hanno molto a che fare con tutti i riti della buona sorte: se ci faccio caso, una volta che hanno assolto al compito principale di tenermi su e darmi la spinta necessaria per avanzare verso l'alto diventano il mio principale portafortuna...
... quando mi alleno per la speed mi fa sentire meglio una bella smagnesata con soffione prima della pulizia rituale dei piedi (ma questo lo lascio per il prossimo capitolo)...
... quando scalo in falesia mentre sbraccio, cambio il ritmo di salita o studio i prossimi passaggi le mani nel sacchetto della magnesite danno sempre l'impressione che sì, questa volta la chiudo...
... quando aspetto il mio turno in isolamento e mi smangiucchio tutte le pellicine le mani fanno da passatempo e sfogastress...
... prima di partire per la gara la smagnesata finale stressa un po' l'avversario e fa perdere quei pochi centesimi di secondo che possono sempre far bene, in più è il segnale che attenzione si è tutti pronti...
...GO!!!
Comunque anche nel 2013 la Coppa Italia l'ho vinta io, 3 tappe su 4, quella di Bolzano una delle gare da dimenticare di quest'anno; per il resto tutto bene; trofeo di squadra per il B-side che si aggiudica il bronzo! foto di Mauro Binelli, video di mio padre, purtroppo anche le canzoni le sceglie lui, fosse per me...