martedì 24 maggio 2011

European Youth Cup

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Certo, avendo a disposizione uno spazio come quello dell'EICA (che sta per Edinburgh International Climbing Arena) avresti voglia di scalare fino a farti sanguinare le dita.

In mezzo alle colline scozzesi c'è questo cratere con le pareti verticali, infatti è una ex-cava, tutto nascosto; tu arrivi e prendi l'ascensore che ti porta sotto per 6 piani e ti trovi in uno spazio immenso con pareti che arrivano fino a 30 mt con tutte le inclinazioni, in poche parole da urlo. C'è un dente di resina che puoi attraversare e perfino uno strapiombo grigio e arancione che per metà è montato su pistoni per cui lo possono inclinare quanto vogliono!

Il microclima a Edimburgo è un po' particolare, infatti la struttura praticamente ricopre un lago che si è formato scavando la cava così c'è sempre un'umidità spaventosa e al mattino fa un freddo cane. Per cui non bisogna sbagliare e non si può correre troppo perchè lo svarione è sempre in agguato ma ad Edimburgo ci si mette anche la scivolata.

Oltre alla scivolata e allo svarione l'agguato finale di Edimburgo è un malefico tappetino extrasensibile che appena ti muovi segnala la falsa partenza e così alla seconda salita ho subito collezionato un bel "sorry, you did 2 false starts..." da parte del giudice che significa niente tempo, accidenti.

Meno male che alla prima via avevo sparato forte e mi ero anche preso qualche rischio per avere un buon tempo di qualifica; obiettivo raggiunto, un bel 7,99" che è stato anche il miglior tempo assoluto di tutta la gara.

Il venerdì è finito così, a festeggiare al Pizza Hut e poi a dormire; al sabato ci sono state le qualifiche della lead e poi ci siamo concentrati per le finali della domenica.

Le finali speed per me cominciano subito con una bella scivolata + svarione nella via di prova, così decido (visti anche i tempi dei miei avversari in qualifica) che chi va piano va sano e va lontano e che questa volta cercherò di controllare senza strafare.

E così facendo mi porto alla fine a casa la medaglia d'oro, partendo con calma, avanzando quatto quatto e tirando solo le zampate sul finale del tracciato, proprio come fa Idefix, il mio gatto.

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Nella foto da sinistra verso destra: un gigante, un neandhertaliano e un sapiens sapiens

Stefano arriva terzo, colpito a tradimento da uno svarione sulla prima finale e rischiando grosso anche sulla finalina per il 3° e quarto posto. Alessandro Santoni come al solito trita tutti gli avversari come un carrarmato e anche lui vince mentre la Chiara Rogora (che per 5 giorni sembrava non ci fosse neanche così tranquilla e silenziosa in mezzo a noi) si piazza anche lei al 3° posto.


E così al lunedì il buon Max Bassoli si riporta a casa quattro atleti speed medagliati su quattro con un bel sorrisone stampato sulla faccia:

ITALIAN SPEED TEAM RULEZ!!!!!!!

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